Le principali novità sono così sintetizzabili: più potere al Segretario generale del MiBAC (e quindi più potere al centro del ministero), creazione di una nuova direzione generale “Contratti e concessioni”, accorpamento di Direzione generale Archeologia e Direzione generale Belle Arti e Paesaggio, ingresso della moda negli ambiti tutelati dal MiBAC, gli uffici esportazione che diventano organi separati dalle Soprintendenze, la riduzione del numero dei musei autonomi, la trasformazione dei poli museali regionali in “direzioni territoriali delle reti museali”, l’abolizione delle Commissioni regionali per il patrimonio. Vediamo nel dettaglio, di seguito, le principali novità.
Sorgente: La bozza della nuova riforma del Ministero: meno musei autonomi, la moda tra le competenze, più poteri a Roma