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Il metodo della spugna di contatto nella valutazione di trattamenti per il materiale lapideo – Il Giornale del Restauro e del Recupero dell’Arte

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Proviamo a pensare ad una superficie lapidea naturale o artificiale, come ad esempio una scultura in pietra o una pittura murale, su cui viene effettuato un trattamento protettivo, quindi con caratteristiche di idrorepellenza, o consolidante, quindi in grado di migliorare la coesione tra le particelle costitutive il manufatto. A volte, può esservi la necessità di dover valutare l’efficacia del trattamento applicato con determinate prove scientifiche idonee allo scopo.

Tra i test che possono essere utilizzati direttamente in situ sull’opera o anche in laboratorio su appositi provini vi è, ad esempio, la spugnetta di contatto (SC). Lo scopo di tale metodologia, sviluppata dal CNR-ICVBC, è quello di valutare la quantità di acqua che viene assorbita dalla superficie trattata una volta posta a contatto con la spugna imbevuta di acqua: verosimilmente, maggiore è la quantità di acqua assorbita dalla superficie, minori saranno le caratteristiche di idrorepellenza o comunque la capacità di creare coesione tra le particelle del manufatto da parte del prodotto utilizzato, protettivo o consolidante che sia. […]

Sorgente: Il metodo della spugna di contatto nella valutazione di trattamenti per il materiale lapideo – Il Giornale del Restauro e del Recupero dell’Arte

Grazie per il commento, buon proseguimento